SFRATTO PER 400 FAMIGLIE

Il sindaco ha emanato un nuovo provvedimento per cui al termine del disboscamento inizierà una nuova fase di "bonifica" e "riqualificazione" di una zona residenziale che da tempo rappresenta una "spina nel fianco" per l'amministrazione di Branderio.
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Dopo la pubblicazione dell’articolo riguardante la decisione della Giunta Comunale in merito all’imminente abbattimento di oltre 70mila ettari di verde nell’entroterra di Branderio sono arrivate presso la Segreteria Comunale numerose lamentele da parte di cittadini indignati.

Come sempre accade, nel dover prendere decisioni importanti, che talvolta impattano su tutta la popolazione, sono molte le persone che non solo non ne traggono beneficio, ma anzi ne restano danneggiate. Questo accade in tutte le società.

Ma come sempre a Branderio, la Giunta Comunale e in primis il Sindaco, sanno sempre trovare il modo per parare il colpo, trovando soluzioni che riportino l’equilibrio e il benessere di tutti, nessuno escluso.

E’ così che dopo una lunga riunione dei vertici, il sindaco ha emanato un nuovo provvedimento per cui al termine del disboscamento inizierà una nuova fase di “bonifica” e “riqualificazione” di una zona residenziale che da tempo rappresenta una “spina nel fianco” per l’amministrazione di Branderio.

Si tratta di un quartiere nell’entroterra, lungo la Val di Tarlo, chiamato dai residenti quartiere “Cimino”, costituito da una cinquantina di abitazioni, per un totale di circa 400 famiglie.

E’ cosa nota che nel quartiere Cimino viva una sparuta minoranza della popolazione Branderina, ed è altrettanto noto che si tratti della comunità meno abbiente del Comune, alcuni pare che abbiano occupato abusivamente gli appartamenti, altri pare che percepiscano il Reddito di Cittadinanza Italiano, cosa che qui è assolutamente proibita per i residenti.

In poche parole il Sindaco, risentito per le lamentele riguardanti il disboscamento, ha ben pensato di abbattere le abitazioni del quartiere Cimino, cancellandolo del tutto, radendo al suolo le abitazioni, per creare al suo posto un enorme parco verde attrezzato dedicato ad attività ricreative e sportive.

Siamo riusciti a vedere le anteprime del progetto e sembra veramente un’opera di mastodontica: un grande parco verde con un fiume che lo attraversa, sentieri da percorrere in bici o a piedi, due grandi laghi artificiali per canotaggio e kite surf, svariati punti di ristoro e ben 2 centri balneari per godersi le giornate di sole senza andare al mare, ma rimanendo in una zona dell’entroterra molto comoda per chi non abita direttamente sulla costa.

Purtroppo, a fronte di un progetto tanto grande ed ambizioso, le 400 famiglie del quartiere Cimino si sono trovate dalla sera alla mattina con un avviso di Sfratto Esecutivo che impone loro di abbandonare le abitazioni entro e non oltre 90 giorni senza alcuna possibilità di rivalersi e ricevendo a titolo di rimborso la cifra irrisoria di 1000€.

Abbiamo intervistato il sindaco che seccamente ha risposto: “Se Branderio è la perla del Nord è perchè l’amministrazione sa fare il suo lavoro. Cerchiamo di mettercelo bene in testa prima di lamentarci del fatto che dobbiamo abbattere un’intera foresta, perchè in ogni caso faremo ciò che va fatto. Ed ora, con questo nuovo progetto del parco doneremo ancora più lustro al nostro comune: sarà un parco meraviglioso, con ingresso a pagamento e riservato solo ai Cittadini di Branderio, dove potranno rilassarsi e praticare i loro sport preferiti.

Le famiglie che dovranno abbandonare le case sono solo una piccola minoranza di individui di cui dubito fortemente a riguardo: molti di loro non hanno il Certificato di Cittadinanza, altri hanno occupato abusivamente gli alloggi. Il quartiere Cimino è un problema che da tempo andava risolto, il fatto che abbiamo temporeggiato non cambia le carte in tavola, è giunto il momento di agire e di cancellare quella feccia che pone un alone d’ombra sul nostro Comune. Il quartiere Cimino tra 90 giorni non esisterà più.”

Ci siamo recati così presso il quartiere Cimino, per raccogliere le testimonianze delle persone, e purtroppo, come c’era da immaginarsi, il malcontento e la rabbia sono già a livelli quasi insostenibili. Purtroppo non abbiamo potuto raccogliere alcuna testimonianza in quanto, la nostra troupe è stata costretta a fuggire a bordo di un blindato della polizia per non essere linciata. 

Siamo profondamente dispiaciuti e preoccupati per il destino del quartiere Cimino e delle sue 400 famiglie, siamo vicini a tutti loro, almeno nei termini stabiliti dal provvedimento di sfratto, vi terremo aggiornati, soprattutto sullo stato dei lavori del magnifico parco che non vediamo l’ora di veder realizzato.

Ufficio Stampa – Comune di Branderio

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